Forte Sommo Alto di Folgaria

Valutazione

Difficoltà
Avventura
Paesaggio
Interesse storico

Periodo consigliato

Piacevole escursione che conduce al Forte Sommo Alto, costruito prima della Grande Guerra per presidiare l'accesso all'altopiano di Folgaria.

Inizio dell'itinerario

Partenza dal piazzale situato vicino al ponte di legno, in prossimità di Passo Coe.

Fine dell'itinerario

Si rientra al punto di partenza attraverso il percorso fatto all'andata

Tappe intermedie

Passo Coe (1610m), Sommo Alto (1613m)

Indicazioni stradali – accesso al punto di partenza

Macchina: da Folgaria seguire le indicazioni per Fondo Grande e, prima di arrivare a Passo Coe, lasciare la macchina sulla destra in prossimità del ponte. Si può anche accorciare l'itinerario lasciando la macchina al rifugio Stella d'Italia.

Seggiovia: da Fondo Grande prendere la seggiovia fino al rifugio Stella d'Italia, e in 10 minuti raggiungere il forte.

Parcheggio

É possibile parcheggiare presso Passo Coe o prima del ponte di legno, sulla destra, salendo da Folgaria.

Descrizione

Per raggiungere il Forte Sommo Alto occorre prendere la strada militare seguendo le indicazioni del segnavia numero 124. Lungo il percorso la vista può spaziare sui pendii prativi di Fondo Grande e Fondo Piccolo e in una mezz'ora siamo a destinazione e ci troviamo di fronte una struttura imponente.

Il forte è costituito da tre piani: il piano interrato con due tunnel che portano alle postazioni militari avanzate, il piano terra che poteva ospitare fino a 160 soldati e i depositi, e il primo piano dove trovavano posto le batterie. Un'ulteriore galleria composta da numerosi scalini, consentiva l'evacuazione del forte sbucando all'esterno in una trincea.

Il Forte Sommo Alto, o Werk Sommo, venne costruito tra il 1911 e il 1914 in cima all'altura da cui prende il nome. Insieme ai forti Cherle e Dosso del Sommo serviva a controllare l'accesso da oriente all'altopiano di Folgaria, in particolare la Val Orsara e Passo Coe. Per la posizione strategica in cui si trova, venne definito l'occhio degli altipiani: sono infatti ben visibili gli altipiani circostanti di Lavarone e Luserna, e Cima Vezzena, dove si trova l'omonimo forte.

Il Capitano dello Stato Maggiore del genio Schönherr ricevette il compito di progettare il forte e dirigere i lavori per renderlo una struttura completamente autonoma. Il forte, infatti, era dotato di un generatore che garantiva l'elettricità e di due cisterne d'acqua alimentate da un acquedotto. Un sistema di trasmissione ottica, invece, consentiva di mettere in comunicazione Forte Sommo Alto con i vicini Forte Cherle e Forte Dosso del Sommo. Per quanto riguarda l'armamento, il forte era dotato di due obici da 10 cm posizionati in cupole corazzate girevoli e diciotto mitragliatrici, alcune delle quali in postazione fissa.

Nel corso della Grande Guerra il forte non venne mai preso di mira da parte dell'esercito italiano. Dopo il conflitto fu acquisito dal Comune di Folgaria che ne ordinò la parziale demolizione per recuperare il materiale metallico con cui era stato costruito. Alla fine degli anni '70 comincio la messa in sicurezza del forte grazie all'opera degli alpini e ad altri interventi di riqualificazione.

Commenti

    Nessun commento

Lascia un commento

Captcha