Giro di Monte Maggio

Valutazione

Difficoltà
Avventura
Paesaggio
Interesse storico

Periodo consigliato

Itinerario semplice di grande interesse storico, che conduce fino alla cima di Monte Maggio, teatro di scontri fra l'esercito austro-ungarico e quello italiano durante la Grande Guerra. Da qui è possibile ammirare alcune delle principali vette trentine e Veneto, dal Monte Baldo al Brenta, al gruppo del Pasubio.

Inizio dell'itinerario

Partenza dal piazzale situato vicino al ponte di legno, presso Passo Coe.

Fine dell'itinerario

Percorso ad anello

Tappe intermedie

Passo Coe (1610m), Monte Maggio (1856m)

Indicazioni stradali – accesso al punto di partenza

Macchina: dal casello autostradale di Rovereto seguire le indicazioni per Folgaria e quindi proseguire per alcuni chilometri fino a raggiungere Fondo Piccolo e Passo Coe.

Parcheggio

É possibile parcheggiare presso Passo Coe o prima del ponte di legno, sulla destra, salendo da Folgaria.

Descrizione

Questa escursione comincia dal piazzale situato in prossimità del ponte di legno, per raggiungere Passo Coe, e attraversa un tratto del sentiero europeo E5 e del Sentiero della Pace.

Seguire le indicazioni per Monte Maggio e attraversare i prati fino a raggiungere la chiesetta ben visibile dal parcheggio. A questo punto proseguire lungo il sentiero in salita, sulla destra, utilizzato come pista da sci nel periodo invernale. Si passa esattamente sotto gli impianti di risalita e si risale il versante che si affaccia sulla valle di Terragnolo, percorrendo una vecchia strada militare.

In poco più di un'ora si arriva alla cima di Monte Maggio, chiaramente riconoscibile da una croce metallica. Dalla cima di Monte Maggio si può concedersi una sosta per ammirare il panorama circostante: la vista può spaziare dal gruppo del Monte Baldo al Brenta e, dalla parte opposta, si può ammirare il gruppo del Pasubio con il Col Santo, i due Denti italiano e austriaco, Cima Palon e il passo della Borcola.

In prossimità della cima si trovano trincee e camminamenti risalenti al periodo della Grande Guerra. Quest'area segnava il confine tra l'impero austro-ungarico e il regno d'Italia, e fu coinvolta nella celebre Strafexpedition, o spedizione punitiva, avvenuta nel corso del maggio 1916 ad opera dell'esercito austro-ungarico che riuscì a impadronirsi della cima e a far retrocedere l'esercito italiano.

Per tornare al punto di partenza si può fare un giro ad anello tornando indietro fino al primo incrocio e da lì, seguire il sentiero numero 124 che riporta a Passo Coe. Il sentiero procede dapprima nel bosco e in seguito prosegue attraverso i pascoli fino ad arrivare ai rifugi di Passo Coe, dove si può tagliare verso sinistra per tornare al parcheggio nelle vicinanze del ponte di legno.

Lungo il percorso è possibile fare una deviazione fino al sacrario di Malga Zonta e alla vicina Base Tuono, ex base NATO trasformata in museo. In questo modo il percorso si allunga di circa un'ora.

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