Ferrata Gerardo Sega

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Avventura
Paesaggio
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Ferrata Gerardo Sega

La ferrata Gerardo Sega si sviluppa nel gruppo del Monte Baldo e presenta un avvicinamento abbastanza lungo, ma riesce a regalare scorci panoramici di straordinaria bellezza alternati a tratti più o meno esposti.

Inizio dell'itinerario

Parcheggio in Valle dei Molini.

Fine dell'itinerario

Percorso ad anello.

Tappe intermedie

Cascata di Preafessa (700m), Corno Gallina (1177m), Madonna della Neve (1082m), Ponte della Baganzà (980m)

Indicazioni stradali – accesso al punto di partenza

Macchina: da Avio seguire le indicazioni per San Valentino e il Monte Baldo, dopo circa 3 km si raggiunge un piccolo parcheggio posto lungo un tornante.

Parcheggio

É possibile parcheggiare lungo la strada che da Avio porta nella Valle dei Molini.

Descrizione

Questa escursione prevede un lungo avvicinamento prima di cominciare la ferrata Gerardo Sega. Dal parcheggio prendere la mulattiera contrassegnata dal segnavia 652 che si fa strada nel bosco e permette di guadagnare velocemente quota. Dopo circa un'ora di cammino si raggiunge il bivio per la ferrata Gerargo Sega. Da qui si prosegue per qualche minuto fino alla splendida cascata Preafessa, dove è possibile rinfrescarsi un attimo prima di proseguire la lunga escursione.

Si aggira la cascata prendendo il sentiero numero 685 sulla destra che continua nel bosco e, dopo 45 minuti si raggiunge la parete del monte Coalaz. Qui comincia la ferrata Gerardo Sega facilmente identificabile dalla scala attrezzata e dalla targhetta metallica posta alla base della parete. Superato il primo passaggio verticale ci si trova sulla prima cengia e si costeggia la parete seguendo il cordino metallico. Questo passaggio orizzontale non presenta particolari difficoltà, ma a tratti la cengia si restringe e risulta molto esposta.

Si raggiunge una seconda cengia più larga e posta più in alto della precedente, e la si percorre in tutta la sua lunghezza attraversando un anfiteatro roccioso di straordinaria bellezza. Da questa posizione la cengia percorsa in precedenza appare molto piccola. Si rientra quindi nel bosco dove, con l'aiuto del cordino metallico è possibile superare alcuni passaggi verticali. Intorno ai 1000 metri di quota si trova il libro di vetta che sembra presagire la fine della ferrata, ma non è così: a questo punto occorre superare un camino verticale che può mettere a dura prova i principianti. Superato l'ultimo passaggio verticale, si raggiunge un balcone panoramico con vista sulla Valle dei Molini e sulla Valle dell'Adige.

Il rientro avviene prendendo una comoda mulattiera che attraversa dei verdi prati e permette di raggiungere la chiesetta della Madonna della Neve dopo 45 minuti di cammino. Si prosegue quindi la discesa seguendo la segnaletica, fino a raggiungere l'antico ponte Baganzà e dopo una mezz'ora la cascata Preafessa. Da qui si percorre la mulattiera percorsa all'andata che consente di tornare al parcheggio.

Si sconsiglia di intraprendere questa escursione nelle giornate più calde estive.

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