Ferrata Rio Secco

Valutazione

Difficoltà
Avventura
Paesaggio
Interesse storico

Periodo consigliato

Itinerario di medià difficoltà che attraversa la forra del Rio Secco e alterna passaggi verticali e leggermente strapiombanti in un contesto suggestivo.

Inizio dell'itinerario

Parcheggio antistante la pizzeria di Cadino.

Fine dell'itinerario

Percorso ad anello.

Tappe intermedie

Chiesetta di Cadino (215m)

Indicazioni stradali – accesso al punto di partenza

Macchina: da Trento prendere la statale SS12 in direzione Bolzano, fino a raggiungere San Michele all'Adige, quindi proseguire per circa 3 km fino alla frazione di Cadino.

Parcheggio

É possibile parcheggiare presso il parcheggio della pizzeria di Cadino.

Descrizione

Dal parcheggio della pizzeria si attraversa la statale fino a raggiungere la chiesetta di Cadino, in prossimità della quale i primi segnavia indicano l'attacco della ferrata. Si procede in salita nel bosco seguendo le indicazioni del sentiero 490, oltrepassando il bivio con il sentiero di rientro numero 489.

In una ventina di minuti si raggiunge l'attacco della ferrata caratterizzato dalla presenza di una panchina. Si percorre un passaggio orizzontale lungo una cengia fino ad arrivare in prossimità del Rio Secco, quindi si attraversa il torrente.

A questo punto hanno inizio una sequenza di tratti più o meno verticali alternati a passaggi semplici. Di tanto in tanto alcuni cartelli segnalano il nome del passaggio che si sta attraversando: per citarne alcuni ci sono il Salto dei caprioli, così chiamato perchè rappresenta il tratto verticale più lungo dell'intera ferrata, e il Belvedere, da cui si può ammirare la Piana Rotaliana.

Nei pressi della Grotta del Basalisc è possibile lasciare la ferrata seguendo il sentiero contrassegnato dal cartello "rientro d'emergenza", che più avanti si ricongiunge con il sentiero di rientro dalla ferrata numero 489. Superata la metà ferrata si raggiunge una zona dove sono presenti molti ometti; per questo motivo e per il fatto che il sentiero si sviluppa in un canyon, questa ferrata ricorda la Ferrata Rio Sallagoni di Drena.

Prima di terminare la ferrata si giunge ad una madonnina dove si può sostare per firmare il libro di via. Finita la ferrata si prosegue nel bosco lungo sinistra: conviene mantenere l'imbrago perchè rimane ancora un passaggio attrezzato un po' esposto, che consente di superare un dislivello di 120m, prima di giungere all'ultima scala metallica. Oltrepassata la scala sono terminate tutte le difficoltà in quanto si può proseguire lungo il sentiero 489 fino a giungere al bivio con il sentiero 490 incontrato all'andata.

Si sconsiglia questo itinerario in un periodo piovoso, in quanto alcuni passaggi possono rivelarsi insidiosi per la possibilità di scivolare.

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