Dal Monte Zugna a Passo Buole

Valutazione

Difficoltà
Avventura
Paesaggio
Interesse storico

Periodo consigliato

Itinerario di straordinario interesse storico con arrivo a Passo Buole, posizionato tra il Monte Zugna e il gruppo del Carega. Questo luogo, che divide la Vallagarina dalla Vallarsa, costituiva un punto strategico per controllare le vie di comunicazione durante la Grande Guerra.

Inizio dell'itinerario

Rifugio Cogni Zugna

Fine dell'itinerario

Si rientra al punto di partenza attraverso il percorso fatto all'andata.

Tappe intermedie

Rifugio Cogni Zugna (1616m), Passo Buole (1460m), Monte Zugna (1864m)

Indicazioni stradali – accesso al punto di partenza

Macchina: dal casello autostradale di Rovereto seguire le indicazioni per Vallarsa e Vicenza e giungere fino all'abitato di Albaredo. Da qui proseguire in direzione del Rifugio Coni Zugna per una decina di chilometri.

Parcheggio

É possibile parcheggiare presso il Rifugio Cogni Zugna.

Descrizione

All'inizio del secolo, prevedendo una guerra sul fronte italiano, l'esercito imperiale fece costruire alcune fortificazioni lungo la linea di confine del Trentino meridionale. In occasione del primo conflitto mondiale, il caposaldo del Monte Zugna non era ancora fortificato, per cui l'esercito austro-ungarico indietreggiò in posizione difensiva consentendo l'avanzata italiana nelle vicinanze di Rovereto.

Nella primavera del 1916 si verificò la controffensiva austro-ungarica, conosciuta anche come spedizione punitiva o Strafexpedition, con l'obiettivo di scendere nella pianura veneta in direzione di Vicenza. Il Monte Zugna costituiva l'elemento centrale della strategia austro-ungarica, ma grazie alla resistenza italiana venne bloccata la Strafexpedition a Passo Buole. La resistenza consentì agli italiani in prima linea di continuare a ricevere i rifornimenti dall'unica via di comunicazione con il passo e, allo stesso tempo, di bloccare le strade della Vallarsa.

Dopo aver bloccato la spedizione punitiva, nell'estate del 1916 gli italiani costruirono una linea difensiva sul Monte Zugna, da cui i soldati potevano vedere la città di Trento e, alle spalle, il Brenta e l'Adamello. I capisaldi erano costituiti da trincee orientabili a 360°, ricoveri in caverne per le truppe, depositi e stazioni radio.

Per quanto riguarda l'itinerario, dal rifugio Coni Zugna seguire le indicazioni per il Monte Zugna e Passo Buole, superando l'osservatorio astronomico posto vicino al rifugio e una piccola chiesa. In breve tempo si raggiunge il Parco della Pace, dove è possibile notare i resti di un ospedale militare austriaco e una vasca per la raccolta dell'acqua piovana.

Dal Parco della Pace è possibile deviare e prendere un sentiero che costeggia diverse caverne e porta in cima al monte, dove sono visibili resti di postazioni della Grande Guerra e un osservatorio. In alternativa è possibile proseguire lungo il sentiero 115 che porta a Passo Buole, conosciuto anche come le Termopili d'Italia per le aspre battaglie combattute.

In questo luogo è possibile percorrere i camminamenti della Grande Guerra e visitare le baracche e i quattro cimiteri di guerra in cui vennero sepelliti i soldati nel corso della battaglia. Dopo diversi anni, nel 1935, le salme vennero tumulate nell'ossario di Castel Dante.

Un obelisco e la chiesetta ricordano i caduti nella battaglia delle Termopili d'Italia. Una targa sulla chiesetta riporta le parole del colonnello Nicola Gualtieri, "Non abbiamo ceduto di un passo", a testimonianza della resistenza italiana contro l'offensiva austro-ungarica.

Si consiglia una visita anche al Trincerone, costruito dagli italiani nell'estate del 1915 come difesa arretrata e primo punto di contatto con la Strafexpedition. Il Trincerone è situato lungo la strada che porta al rifugio.

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