Ferrata Favogna

Valutazione

Difficoltà
Avventura
Paesaggio
Interesse storico

Periodo consigliato

Ferrata di media difficoltà nella Bassa Atesina, che si sviluppa tra Roveré della Luna e Magré sulla Strada del Vino.

Inizio dell'itinerario

Parcheggio nelle vicinanze della cava di ghiaia.

Fine dell'itinerario

Percorso ad anello.

Tappe intermedie

Val dei Molini (365m), Friedrich (390m), Sella dei Spizzi (635m)

Indicazioni stradali – accesso al punto di partenza

Macchina: uscire dall'autostrada A22 al casello di San Michele all'Adige e proseguire lungo la statale SS12 in direzione di Salorno e Roverè della Luna. Piegare a sinistra lungo la strada provinciale SP14 in direzione di Magrè sulla Strada del Vino. Dopo circa 1 km, nei pressi della cava di ghiaia, si trovano i cartelli che indicano l'inizio della ferrata.

Parcheggio

É possibile lasciare la macchina a destra della cava di ghiaia.

Descrizione

Si percorre il sentiero in salita per una decina di minuti, fino all'attacco della ferrata, contrassegnato dalla targa metallica riportante la scritta Alpenverain 1976. La ferrata mette subito alla prova con il passaggio più impegnativo, un camino verticale di 10 metri attrezzato mediante cordino metallico e alcune staffe. Già a questo punto è possibile avere un primo assaggio del meraviglioso panorama sulla Bassa Atesina.

Superato questo tratto, si prosegue fra i cespugli fino a raggiungere una parete strapiombante di 10 metri, attrezzata mediante staffe metalliche, che aiutano la progressione verso l'alto. Ad eccezione del primo gradino situato un po' in alto, gli altri si superano facilmente assicurandosi direttamente alle staffe a causa della mancanza di cordini metallici.

Oltrepassata la parete verticale, occorre raggiungere la sommità di un'altra parete verticale tramite una lunga scala metallica inclinata, quindi superare una spaccatura rocciosa. Si continua in leggera discesa fra i cespugli fino alla base di un'altra parete strapiombante, che si sale facilmente tramite scala metallica.

Si procede in salita, assicurandosi al cordino metallico, superando facili roccette. Si sbuca su un terazzamento dove ha termine il primo tratto di ferrata: qui è possibile prendere fiato e ammirare la Val d'Adige e la Paganella. Si prosegue quindi lungo il sentiero, e in parte nel bosco, fino a raggiungere la base di una grande parete verticale, dove ha inizio la seconda parte di ferrata, che alterna passaggi orizzontali a tratti verticali ben attrezzata tramite cordino metallico. Un ultimo traverso di 30 metri in salita permette di raggiungere il libro delle firme, a quota 980m.

La ferrata è quasi terminata: occorre superare l'ultimo tratto esposto, ma sempre attrezzato con funi metalliche, fino a raggiungere il bosco di Putzwald. Proseguire lungo il sentiero K, che in circa 15 minuti porta all'abitato di Favogna. Da qui è possibile fare rientro al punto di partenza attraverso il sentiero numero 3, fino al paesino di Magré sulla Strada del Vino, quindi proseguire lungo la strada provinciale fino a raggiungere il parcheggio.

Si sconsiglia di intraprendere la ferrata in estate a causa dell'esposizione al sole e per la mancanza di acqua lungo il percorso. Data la bassa quota, in assenza di neve è possibile percorrere questa escursione anche in inverno.

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